

CARBOSSITERAPIA : l'unica CO2 che ti fa bene!
CARBOSSITERAPIA : l'unica CO2 che ti fa bene!

Immagina per un attimo di essere agli inizi del 1930, alle terme di Royat in Francia..... dopo una settimana di trattamenti a bagno in un’acqua ricca di anidride carbonica noti che pian piano migliorano i tuoi dolori articolari e la tua circolazione sanguigna.
Ecco, hai appena scoperto le basi di questo trattamento!
In Italia si iniziò a studiare l’effetto medicale dell’anidride carbonica a partire dal 1964, ma fù solo nel 1986 che Prassoni fece progettare e costruire la prima macchina per erogare CO2, coniando il termine di Carbossiterapia.
Si tratta quindi di un trattamento più che collaudato nel tempo e che aiuta a combattere diversi inestetismi cutanei mediante la somministrazione di anidride carbonica sotto forma gassosa nel derma e nel tessuto sottocutaneo, a scopo terapeutico.
Dai primi studi si son fatti passi da gigante sia nell’affinazione della tecnica che nello sviluppo di nuove macchine e ora la carbossiterapia trova applicazione in molteplici campi.
- chirurgia plastica (post liposuzione per correggere irregolarità e cicatrici),
- dermatologia (per trattare la psoriasi, lassità cutanea, cicatrici, ecc),
- medicina estetica (soprattutto per il trattamento di cellulite, adiposità localizzata e biostimolazione di viso e corpo),
- medicina termale, flebologia e trattamento delle ferite difficili (trattamento di insufficienza venosa, ulcere, ecc),
- ortopedia e reumatologia (per arteriopatie croniche, morbo di Raynaud)
- ma anche in medicina sportiva (per il recupero dell’affaticamento muscolare)
Come agisce la Carbossiterapia?
Possiamo affermare che la CO2 iniettata per via sottocutanea funziona come una vera e propria ginnastica del microcircolo, andando a ripristinarne la funzione in tutte le patologie in cui può essere alterato.
Vi ricordo che le componenti funzionali della circolazione sanguigna sono le arterie, le arteriole, le metaarteriole, i capillari, le venule e le vene.
La funzione di arteriole e metaarteriole è quella di favorire il flusso ematico a livello di capillari e vene, dove avviene rispettivamente lo scambio di acqua, nutrienti, elettroliti, ormoni ed altre sostanze e il ritorno del sangue periferico alla circolazione centrale (tramite la circolazione venosa).
La CO2 ripristina l’elasticità delle arteriole e favorisce la vasodilatazione di capillari e venule, quindi migliora il flusso sanguigno e il metabolismo cutaneo, nonché l’ossigenazione dei tessuti. Questa è sicuramente la principale azione della carbossi.
Altra fondamentale azione è quella lipolitica: cioè la capacità di sciogliere i grassi riducendo le adiposità localizzate.
Questo avviene sia perché aumentando l’ossigenazione dei tessuti si favorisce il processo ossidativo degli acidi grassi, sia per il maggior afflusso ematico a livello locale che richiedendo maggior energia da parte del tessuto adiposo coinvolto stimola la lipolisi.
Si ha poi proprio un’azione meccanica in cui il gas che arriva a livello sottocutaneo rompe la membrana delle cellule adipose.
In fine la distensione dei tessuti attiva i recettori presenti sulla cute, con liberazione di sostanze che agiscono sia nel promuovere l’afflusso ematico sia nell’attivare la lipasi, un enzima che scinde i grassi dento le cellule adipose.
Non possiamo trascurare l’effetto anti-age svolto dalla carbossiterapia.
A livello cutaneo infatti stimola l’attività dei fibroblasti con maggior produzione di elastina e collagene; per questo effetto la carbossi è uno dei pochi trattamenti che migliorano l’aspetto delle smagliature e delle cicatrici, inestetismi spesso difficili da trattare.
Come si svolge il trattamento?
Si tratta di un trattamento ambulatoriale, nel quale il medico andrà ad impostare la macchina scegliendo :
il flusso di gas/min, la quantità totale da erogare e la temperatura di erogazione, in funzione dell’inestetismo che si vuole correggere.
Il gas è contenuto all’interno di una bombola collegata alla macchina mediante un tubicino sterile.
Durante l’erogazione sono presenti diversi filtri che garantiscono l’assoluta sterilità del gas e lo riscaldano per evitare il fastidio dato dall’introduzione di un gas freddo nei tessuti cutanei.
Il medico stabilisce attentamente le sedi da trattare e con l’ausilio di un piccolo ago collegato al tubicino sterile si effettua l’erogazione sottocute.
Grazie allo sviluppo di tecnologie ad alti flussi il trattamento dura pochi minuti (in media 20-40 min in base all’estensione della zona da trattare).
Subito dopo il paziente avvertirà un po' di pesantezza dovuta alla presenza del gas ma è un effetto che svanisce poco dopo.
E’ raccomandata la costanza nelle sedute, soprattutto se usata a scopo estetico, si consiglia una seduta ogni 7-10 giorni;
il numero delle sedute è variabile.
Chi può sottoporsi al trattamento?
Le vere controindicazioni alla Carbossiterapia sono
- grave insufficienza : respiratoria, renale, cardiaca ed epatica, perché in questi casi sono compromesse le normali vie di eliminazione della CO2 dal nostro organismo;
- è controindicata anche in casi di grave anemia, grave ipertensione arteriosa, pregresso ictus, tachiaritmie cardiache, trombosi e tromboflebiti in atto.
E’ un trattamento sicuro?
Già nei primi del 900 venne dimostrata l’assenza di tossicità nella somministrazione di CO2 sottocutanea.
Il nostro organismo in condizioni di riposo elimina 200 ml/min di CO2, quindi basta una lieve iperventilazione per eliminare il rischio di lieve acidosi.
Inoltre la CO2 somministrata con la carbossi non dà luogo a emboli.
E’ fondamentale come sempre affidarsi a professionisti che oltre a garantire lo standard del trattamento siano dotati di apparecchiature certificate.
EFFETTO EFFERVESCENZA GARANTITO!